Le parole della Crisi: Mestizia



Questa nuova e breve rubrica, Le parole della crisi, vuole “illustrare” con ironia e con l’aiuto della Treccani, questa convulsa e per lo più incomprensibile crisi politica. Di fronte a questo quadro, siamo spesso rimasti a bocca aperta e senza definizioni, ma con molti improperi tra le mani. Fortunatamente le parole, nella loro origine e in alcuni casi nella loro polisemia, ci danno modo di organizzare i pensieri ed esprimere emozioni, anche le più profonde. Buon viaggio!

mestìzia s. f. [dal lat. maestitia; v. mesto]. 

sentimento di interna afflizione, affine alla tristezza, ma di questa più contenuto e persistente, che in genere presuppone un superamento del dolore, seguito da un fondo di rassegnata amarezza, e che talvolta può anche costituire un abituale atteggiamento dell’animo: sento in me una grande m.; ho il cuore pieno di m.; un senso di m. mi accompagna sempre; questi spettacoli accrescevano, a ogni passo, la m. del frate (Manzoni); soprattutto in quanto si rivela nell’aspetto, nell’espressione: volto atteggiato a m., a una dolce, soave, tranquilla m.; sulla sua fronte passò un’ombra, una nube di m.; i suoi occhi si velarono di m.; un’espressione di devozione e di venerazione, soffusa di m., le si diffonde sul viso (Pietro Citati).

Massimiliano Lazzari

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