Ogni volta che vedo un cosiddetto “governatore” (già il fatto che si facciano chiamare così dimostra che non stanno bene) sbraitare contro ogni ipotesi di restrizione a causa del virus, mi viene da urlare. Essi, non tutti ma molti, sono sempre sul piede di guerra ogni volta che si prevede che la “loro” regione possa passare dal giallo, all’arancione o al rosso. Ma mi domando? Cosa protesti, perché ti agiti, con chi te la prendi? Non dovrebbe essere un tuo preciso dovere, di fronte al crescere del contagio, adoperarti affinchè si faccia tutto il possibile per mitigarlo. Non dovresti essere tu in prima fila, governatore dei miei stivali, a spiegare ai “tuoi” cittadini il rischio che corre la salute, l’economia se la situazione finisce fuori controllo? No. Invece la tua preoccupazione maggiore è quella di scaricare la responsabilità su altri. Spero che arrivi presto il tempo in cui si possa fare un bilancio serio dei danni che questo federalismo all’italiana produce. Non venitemi a parlare di autonomia differenziata per carità di patria.
Ugo Rau
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