"A dare colore ai quartieri bianchi provvedono le
gentili signore, spose dei coloni. Anche loro si sono evolute: abbandonati gli
impieghi di cassiere e modiste, ora si occupano della casa.
Spaparanzate sul divano, si spalmano il viso di creme
antirughe e comandano la servitù. Una servitù numerosa, dalle sei alle dieci
persone e, ahimè!,
interamente nera.
Quella della colona è una vita dura: deve pensare a tutto
lei, perché i neri
sono stupidi. Non ricordano mai da che parte del piatto va messa la forchetta e
ci vuole una bella fatica per addestrarli ...".
Ryszard Kapuscinski, "STELLE NERE" (Agora Wyadawnictwo
2013 - Feltrinelli 2015)
Ryszard Kapuscinskis (Pinsk, Polonia, 1932 - Varsavia,
2007), dopo gli studi a Varsavia ha lavorato fino al 1981 per l'agenzia di
stampa polacca "Pap".
Perché leggerlo:
8 reportage inediti di quello che è uno dei più
importanti reporter moderni e padre putativo di quello che viene definito new
journalism.
8 reportage scritti a partire dal 1962 (quando
Kapuscinski venne inviato a Dar-es-Salaam per aprire la prima agenzia di stampa
polacca in Africa).
8 reportage che contengono una parte di quello "...
che avrei voluto scrivere su Nkrumah e Lumumba, i due grandi leader
dell'indipendenza nera ...".
8 reportage che fanno proprio l'auspicio di Chinua Achebe
quando diceva che "... finché i leoni non avessero avuto i loro storiografi, la storia
della caccia sarebbe stata solo una celebrazione del cacciatore ...".
8 reportage in cui, appunto, Kapuscinski descrive l'Africa e gli africani dal punto di vista dei leoni ...
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