- Paternità obbligatoria di almeno 3 mesi
- Maternità e paternità interscambiabili
- Bonus bebè per TUTTI i bimbi nati (non i nati nel anno 2015, 2019 o nella prima metà di 2022)
- Asilo nido gratis per tutti
- Ampliamento dello staff nei nidi e scuole materne o opzioni di outsourcing per collaboratori giovani e studenti
- Centri daycare nelle aziende private
- Flessibilità degli orari di lavoro per le mamme lavoratrici (focus sul risultato e non sull'orario)
Queste sono solo alcune dei miei buoni propositi per l'anno nuovo. Non sono irrealizzabili né difficili da immaginare. Sono un aiuto concreto per i genitori che lavorano ovvero una delle fette principali della società e dell'elettorato. Allora perché non sono una priorità? Perché ogni giorno le mamme sono costrette di scegliere tra famiglia e carriera? perché un padre non si può godere la nascita e i primissimi giorni o mesi di suo figlio? Perché una madre (o un padre) non può portarsi il figlio nell'asilo aziendale e lavorare serena per poi andare a trovarlo a pausa pranzo? Perché un datore di lavoro deve scegliere tra una giovane donna e un giovane uomo con le stesse capacità, inconsapevolmente pensando che la donna sarà quella che manca nei prossimi 5-10 anni? Perché, perché, perché?
So benissimo che sto parlando di investimenti ingenti, ma il risparmio che si avrebbe in logistica, stress e tempo sarebbe altrettanto grande.
Quest'anno più che dei "buoni propositi" ho deciso di elencare alcuni "desideri", con la speranza che possano diventare questioni di dibattito e priorità per la politica.
La legge di bilancio 2020 su questo ha introdotto alcune novità interessanti (per approfondimenti vedi: https://documenti.camera.it/Leg18/Dossier/Pdf/ID0009d.Pdf )
I modi ci sono: bisogna avere il coraggio e la volontà di fare cambiamenti strutturali e concreti.
"Non c’è nulla in grado di dimostrare quale sia la vera anima di una società se non il modo in cui i bambini vengono trattati." - N. Mandela
Commenti
Posta un commento