Partiamo da qui. Il territorio, le comunità, le idee.


L’Associazione “Il Tiro” ha volto lo sguardo, con curiosità,
alla realtà regionale attraverso la rassegna “Pensare Emilia-Romagna
-Riflessioni, idee e progetti per il futuro”. L’iniziativa, si è articolata in
quattro incontri ospitati dal Cortile Café dal 7 al 28 maggio.





Le analisi e i dibattiti si sono concentrati sul futuro
dell’Emilia Romagna, i temi toccati sono statti molti: dallo sviluppo
sostenibile, alla cultura, al lavoro e agli effetti delle nuove tecnologie nei
sistemi di produzione e per ultimo, ma non meno importante, quello delle prospettive
politiche dell’Europa, dell’Italia e della Regione dopo l’ultima tornata
elettorale.





Quest’ultima serata, il 28 maggio, dedicata all’analisi del
voto delle elezioni europee e amministrative, ha visto tra gli ospiti: Piero
Ingazi, Salvatore Caronna e Matteo Lepore, coordinati da Fabrizio Binacchi.
L’evento è partito con l’introduzione di Alex Buriani, direttore di ricerca
dell’Istituto Ixè. I dati raccolti dall’Istituto Ixè in base a fattori di
genere, età, condizione economica e pratica cattolica, hanno contribuito a
delineare il quadro degli elettori italiani, in calo rispetto a quelle del
2014, per altro in contro tendenza rispetto a molti altri stati dell’Unione.





Nel contesto europeo “un
risultato che ha portato il Partito Sovranista a un livello molto
alto[…]L’Italia ne esce certamente isolata come non mai. Esprime una
maggioranza politica che va contro quella che sarà nel Parlamento Europeo
».
Queste le parole di Piero Ignazi, professore ordinario dell’Università di
Bologna presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali. Un evidente
campanello d’allarme dell’instabile ruolo dell’Italia all’interno dell’Unione
Europea.





Un «baricentro
nettamente spostato a destra
», come evidenziato da Salvatore Caronna
dell’Associazione “Il Tiro”. I risultati analizzati sono stati chiara
avvisaglia delle condizioni di crisi della sinistra, anche all’interno delle
cosiddette “regioni rosse” tra cui l’Emilia-Romagna. «L’omologazione dell’Emilia-Romagna alle tendenze nazionali - sostiene
Caronna - dimostra come non sia più
corretto parlare di “regioni rosse”: è una contendibilità superata
».





Particolare attenzione al declino dell’affluenza alle urne.
Astensionismo probabilmente dovuto al distacco di alcuni elettori di centro-sinistra
che non si sentono rappresentati, come sostenuto da Matteo Lepore, Assessore
alla Cultura del Comune di Bologna.





Lepore ha inoltre messo in luce la necessità di investire,
all’interno dell’area metropolitana, in organizzazioni collettive per il bene
comune. Fondamentale in quest’ottica il ruolo di amministrazioni e giovani
sindaci che «sentono questo come grande
problema
».





Nuovo obiettivo de “Il Tiro” è, infatti, far conoscere
l’influente impatto che i sindaci emiliano-romagnoli possono costituire
all’interno della regione.





Terminata la tornata elettorale del 26 maggio con il
ballottaggio del 9 giugno, definire le priorità per il futuro sviluppo
dell’Emilia-Romagna sarà oggetto del prossimo incontro. Quali siano i prossimi
passaggi da affrontare, in vista delle elezioni regionali, sarà argomento di
confronto con i sindaci locali durante l’evento del 18 giugno. Tra gli ospiti:
Belinda Gottardi (Sindaco di Castel Maggiore) Davide Ranalli (Sindaco di Lugo)
Claudia Music (Sindaco di Argelato), Alessandro Ricci (Sindaco di Granarolo) e
due ex sindaci come Stefano Mezzetti e Romano Franchi.





Il Tiro si è dato l’obiettivo di Partire da qui, dai
territori, dalle idee e dalle comunità. Vi aspettiamo.






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