La ciclovia del Sole è un progetto di strada ciclabile italiana all’interno dell’itinerario EuroVelo 7 tra Capo Nord e Malta. Il progetto collega su strade riservate a ciclisti e pedoni o a bassa densità di traffico motorizzato il Brennero con Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Palermo e Cagliari. Al momento è realizzata la parte che dal Brennero arriva a Verona, seguendo il corso dell'Adige, e Mantova. Alla Città metropolitana di Bologna è affidata la progettazione, il coordinamento e l'attuazione del tratto Verona-Bologna-Firenze che tra itinerario principale e varianti contempla circa 140 km di pista ex-novo, 380 km da riqualificare, 150 km esistenti. Le dotazioni finanziarie ad oggi disponibili consentiranno di realizzare entro il prossimo quadriennio il tratto Mirandola-Sala Bolognese, il contiguo raccordo con Bologna e il tratto Pian di Venola (Ponte di Sperticano) – Riola di Vergato.
Non è necessario sottolineare come tutto questo rappresenti quella opportunità attesa da decenni per valorizzare la mobilità ciclistica e le grandi potenzialità dell’Italia sul mercato cicloturistico internazionale. Ho deciso di esprimere il mio apprezzamento al progetto provando uno dei tratti che non ha bisogno di nuove infrastrutture dal momento che si sviluppa su strade secondarie a bassissima densità di traffico motorizzato (credo di aver incontrato 10-15 auto in tutto!): Riola-Pistoia via Acquerino. Parto da Riola in ossequio all’itinerario principale ma il percorso potrebbe essere facilmente intrapreso anche da Porretta Terme. La destinazione è il lago di Suviana.
Si sale a Badi per proseguire a sinistra e dopo qualche chilometro ancora a sinistra nella verde ed incantevole valle del Limentra di Treppio. Lungo la strada si incontrano piccoli borghi dai nomi estremamente eloquenti: Torri, Lentula, Fossato, Acqua, Monachino, Acquerino.
Si procede accompagnati dal rumoreggiare instancabile delle acque e dal costante sospiro della boscaglia fittissima. Sulla sommità si è accolti da una enorme fontana e dal centro visita della riserva naturale statale che su 243 ettari di superficie protetta ospita faggete, boschi da seme, piante rare, piccoli e grandi mammiferi (cervi, caprioli, daini, cinghiali, faine, volpi, lupi), sparvieri, poiane e qualche aquila.
Prima della lunga discesa verso Pistoia si percorre qualche chilometro di alta strada panoramica da cui si domina la pianura toscana e l’ormai unicum urbano Pistoia-Firenze-Prato.
Scendendo si rimane colpiti dal rapido mutare del micro clima e del paesaggio: ovunque alberi di olivo, completamente assenti nel precedente tratto in salita.
Arrivato a Pistoia invio un pensiero di gratitudine ai decisori politici e alla Federazione degli Amici della Bicicletta ma abbandono la “ciclovia del Sole”.
Non ho voglia rifare la stessa strada a ritroso. Prendo la statale 64 Porrettana fino al valico della “Collina”e da lì velocemente scendo verso l’iniziale partenza.
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