La Disneyland delle mafie


“L’Emilia Romagna è una Disneyland per le mafie”. La sala del Cortile Cafè è piena come un uovo quando Lucia Musti, procuratore di Modena, pronuncia questa frase all'incontro promosso dall'Associazione Il Tiro sulla presenza della criminalità organizzata nella nostra regione. “Non c’è ombra di dubbio che il processo Aemilia sia un fatto importante, ma è solo l’inizio. Perché questa è una terra ambita dalle mafie. Continueranno ad esserci, a venire, a fare affari”. Un colpo di frustra in faccia ai distinguo, alle timidezze, alla pigrizia, alla volontà di minimizzare, alla disperata ricerca di pensarsi migliori e diversi da quello che effettivamente si è. Credo che occorra partire da qui, da questa cruda fotografia della realtà. Senza più facili illusioni che qui “naturalmente” ci siano gli anticorpi capaci di immunizzarci da questo fenomeno. Non è così. La civile, avanzata, sviluppata, moderna Emilia-Romagna rischia grosso. Prima se ne prende atto è meglio è. Lo dico perché la reazione a questa condizione, da parte di tutta la società regionale, a mio avviso, è al di sotto di quello che sarebbe necessario. Le priorità sono sempre altre. Non si percepisce il pericolo. Vale molto di più, per tutti, o per tanti, il fastidio di un immigrato sotto casa rispetto al fatto che, le mafie abbiano in mano pezzi enormi della economia di questa regione. Bar, ristoranti, alberghi, aziende, imprese edili e finanziarie. Di tutto di più. Non si può delegare il contrasto a questa piaga solo alla magistratura, alle forze dell’ordine e al lavoro, preziosissimo, di gente, ad esempio, come Stefania Pellegrini, impegnata a diffondere una cultura per la legalità tra i giovani, o di Loris Mazzetti che si batte per una informazione con la schiena dritta. Anche loro presenti all'incontro de Il Tiro. C’è bisogno di un salto di qualità da parte di tutti i soggetti che hanno responsabilità pubbliche. La lotta vera, seria efficace alle organizzazioni criminali deve essere la priorità dell’iniziativa delle istituzioni, dei partiti, delle associazioni di rappresentanza, dei sindacati. Se questo non avviene dalla inconsapevolezza si passa alla colpa. Grave.


Commenti