SaràVino. SaràBuono.

Potrebbe sembrar strano dover entrare in una macelleria per passare una delle esperienze più alcoolicamente friendly di Bologna. Ed invece è davvero in quella che era una macelleria all’11/A di via Belvedere che adesso è aperto “SaràVino”, un delizioso, piccolo bistrot a vin gestito con invidiabile verve e competenza da Sara Feligiotti (da lei il nome del locale). Quello che si può trovare da Sara (non per niente lei è tra gli animatori di A.M.O., l’Associazione Mescitori Organizzati che sotto il motto “Good Wine is good Life” riunisce alcune delle realtà più stimolanti, si va da Via con me a Camera a Sud dalla Vineria alle Erbe a Miles dalla Vineria Favalli all’Enoteca Zampa da Faccioli a Tempesta dalla Cantina Bentivoglio a Francesco e Accà Vineria, presenti a Bologna, locali, cioè, che propongono con manifestazioni ed incontri, seminari e degustazioni il buon vino in città e non solo), sono bottiglie di piccole cantine, piccole ma preziose, molte delle quali dedite ai vini naturali, ma non temete: ormai sono passati i tempi in cui dire vino naturale significava parlare di vini difficili, difficili da realizzare, va bene, ma più ancora da bere (odori sgradevoli di idrocarburi e sapori duri e acerbi, con troppo scomposto spessore e poca armonia). Fortunatamente, da qualche tempo naturale fa molto spesso rima con qualità e tipicità. E i vini che potrete trovare qui da “SaràVino” rispondono tutti pienamente a queste categorie: qualità e tipicità. Ma la ricerca di Sara, una ricerca che ne certifica la passione genuina, non si ferma al beverage; un punto di forza del piccolo locale (piccolo lo è davvero: due tavolini per un totale di una decina scarsa di posti a sedere ed altri quattro/sei posti al bancone; ma c’è anche un bel dehors esterno stretto tra quelli degli adiacenti “Pastis” e “SenzaNome”) è la qualità delle piccole preparazioni e dei formaggi e dei salumi offerti in taglieri di varie dimensioni o che possono riempire veraci piade e una squisita focaccia marchigiana (Sara è originaria di Fano ed ecco perché la proposta di vini, salumi e formaggi ruota molto attorno a piccoli produttori, già di culto per appassionati ed intenditori, del centro Italia) che in realtà è una sorta di torta al testo, originaria questa, del perugino.

Un’ottima idea, quindi, per ricominciare a uscire e bere dopo l’ordalia di cibo e bevande del periodo natalizio lasaciandovi coccolare dalle prelibatezze e dalla simpatia e cortesia di Sara stessa e del suo giovane e preparato staff, Tania, Paola e Kouhei. Bella la storia di quest’ultimo: arrivato in città per vacanza/studio ha conosciuto Sara e il suo locale e … non si è più mosso. Attenti che non succeda anche a voi.

Stefano Righini

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