Basket: brodino natalizio per bolognesi

Brodino natalizio per le bolognesi del basket alla ricerca, entrambe, del pass per le final eight di Coppa Italia nelle rispettive categorie.

Attenzione, però. Quando dicendo brodino si intende proprio un brodino. Non certo, visto il periodo, uno di quegli ottimi brodi di cappone che accompagnano i tortellini quando sono buoni, quanto, invece, uno di quei brodi matti “.. buoni come quello che fai tu solo più grande …” (per chi si accontenta …).

Un brodino, quindi, perché quando si fa i grossi con l’ultima in classifica come ha fatto la Fortitudo con Roseto, una squadra corta e bassa e leggera quando si dispone del roster più completo, lungo, pesante in circolazione, una grande impresa non la si è fatta di certo. Ma di sicuro non si sta meglio sull’altra sponda cittadina. Vincere di cinque a Varese, una Varese che non ha potuto schierare due mori del quintetto (Waller ed Hollis), pur superando le polemiche e un ricorso (che per onestà sportiva si spera non sarà neppure preso in considerazione: per ricapitolare, a un minuto dalla fine stoppatona di Slaughter su Wells e successiva, dopo interminabile consulto dell’instant replay, fischiata per infrazione di 24” ai danni dei varesini mentre il pubblico del Pianella esplode chiedendo la rimessa assegnata ai propri beniamini) cervellotico, ridicolo e perso in partenza (della serie cosa non si farebbe per cercare di rubare un risultato) non è certo indice di grande salute e forma.

Ma siamo a Natale e quindi prendiamo per buone le, poche, cose buone viste. Di cui la prima, di contesto diciamo, avviene sugli spalti del PiccoloMadison di Piazza Azzarita con il consueto appuntamento “Arrosticini e Tortellini” a ribadire il forte legame che unisce le due tifoserie accompagnato dallo striscione “Bologna e Roseto, fratelli oltre ogni divieto” esposto in curva Schull dalla Fossa, e dalla raccolta di giocattoli da donare al reparto dell'oncologia pediatrica del Sant'Orsola attraverso l'Ageop grazie alla condivisibile iniziativa “Dona alla Renna la tua Strenna”.

Dal lato sportivo, invece, le mirabilie, giusto per essere sciovinisti, provengono tutte dagli italiani. Entrambe le coppie di califfi autoctoni, infatti, hanno dimostrato quello che possono (potranno? speriamolo) fare insieme. E così alla gran partita disputata da capitan Mancinelli in accoppiata all’ultimo (the last but not the least) arrivato, il transfuga Rosselli, ha risposto, e alla grande, la premiata ditta Aradori/Gentile (Alessandro), i migliori, i frombolieri, i più tosti, duri, cattivi.

Tutto bene, dunque? Tutto bene, fino alla prossima, almeno. Buon anno.

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