Ciao Pietro

Il filmino di Pietro è finito. Pietro ci ha lasciati, per sempre, improvvisamente, nella notte, mentre era in vacanza in Grecia. E ha lasciato Paola, “la Diversi”, come con complice finto distacco amava chiamare la sua compagna. Pietro era un grande nella sua normalissima vita. Non bisogna essere famosi, noti, conosciuti per essere dei grandi. Pietro lo era nella sua assoluta normalità. Un generoso, un appassionato, un curioso, un colto compagno di viaggio per chi lo ha conosciuto. Sicuramente per noi del Tiro. Le “Officine Pi greco”, il nome e il logo con il quale, già da tempo, firmava i suoi lavori sul sito, hanno fermato i motori. Così come i suoi trenini con i quali viaggiava con la fantasia. Per dire quanto fosse coinvolto nella nostra avventura basti ricordare che si era portato computer e macchina fotografica in Grecia per poter mandarci i suoi film. Stava preparando un servizio sui liutai bolognesi. Era pronta per la pubblicazione una risposta alla recensione del libro di Missiroli. Addirittura aveva raccolto testimonianze per il pezzo “diverdeinverde” dell'anno prossimo. Questa è dedizione. Questo era Pietro, nella sua meticolosa, intelligente, stimolante e, ma sì diciamolo, anche un po' pedante testardaggine. Questo è Pietro, perchè per noi (e non solo per noi) è insostituibile. Un vuoto, terribile, che avvertiamo già adesso, dopo poche ora dalla terribile notizia. Non sarà mai più come prima. Stringiamoci accanto a Paola e a tutti i suoi cari. Stringiamoci tra di noi nel ricordo di Pietro Marcolin, alias Officine Pi greco.

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