Strawberry fields forever. Bentornata Fragola italiana di qualità!

E' primavera, e' tempo di fragole. Cinquant'anni fa i Beatles lanciavano l'indimenticabile "Strawberry fields forever" che nella poetica immaginifica del grande Jhon Lennon voleva celebrare gli infiniti campi di fragole della Liverpool dell'infanzia. Noi, più prosaicamente, proviamo di celebrare i non più infiniti campi di fragole dell'Emilia-Romagna. Per molti anni, in particolare a cavallo degli anni 60, la nostra regione e' stata la prima produttrice nazionale di fragole. Poi, progressivamente, la fragolicoltura si è spostata nel sud del paese alla ricerca di manodopera a basso costo e di minori rischi climatici. Negli ultimi decenni però anche il sud è più in generale l'Italia hanno ceduto i primati produttivi ad altri paesi europei ed extraeuropei. Le ragioni, sempre le stesse: costi più bassi, condizioni climatiche diverse, coltivazioni in serra, migliore logistica ed  organizzazione commerciale. La fragolicoltura italiana e con essa quella emiliano-romagnola non si è però data per vinta. Da qualche anno punta tutto su una più alta qualità organolettica, su sapori, profumi e colori più netti e piacevoli e sulla diversificazione dei periodi di immissione sui mercati.  Oggi la fragola italiana è disponibile tutto l'anno al top della qualità, semplicemente sfruttando i diversi areali di coltivazione e la fortunata geografia del Paese. Si parte dal Sud con le coltivazioni precocissime e precoci per poi salire con le produzioni di Veneto, Emilia Romagna e Piemonte e proseguire con le colture di fragola in areali di montagna, dalla Sila alle Alpi per le produzioni tardive. Le varietà più apprezzate e rigorosamente italiane sono Candonga®, Sabrosa, e Melissa®. I positivi riscontri di mercato e l'apprezzamento dei consumatori ci dicono che il rilancio e' servito.

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