Minori stranieri non accompagnati, finalmente una legge per proteggerli

Il 29 marzo è un giorno da ricordare con orgoglio:  la Camera dei deputati ha approvato la legge che va a riformare il sistema di accoglienza e protezione per i minori stranieri non accompagnati (MSNA).

I bambini e adolescenti che arrivano in Italia da qualunque paese estero senza essere accompagnati dalla famiglia, non potranno essere respinti, l’ accoglienza sarà integrata tra strutture di prima accoglienza dedicate esclusivamente ai minori, all’interno delle quali possono risiedere non più di trenta giorni, e sistema di protezione per richiedenti asilo e minori non accompagnati (SPRAR). Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore della legge, ogni Tribunale dei Minorenni dovrà istituire un albo di tutori volontari, i cittadini si potranno proporre e dopo specifica formazione, diventeranno una figura di riferimento per aiutare il minore a  compiere tutte quelle scelte che solitamente si fanno insieme come genitori, dall’istruzione all’assistenza sanitaria. La legge, inoltre, promuove l’affidamento familiare come strada prioritaria di accoglienza rispetto alle strutture. Per la prima volta sono sanciti anche per i minori stranieri non accompagnati il “diritto all’ascolto” nei procedimenti amministrativi e giudiziari che li riguardano e il diritto all’assistenza legale.

Quando si parla di minori stranieri non accompagnati spuntano cifre impressionanti: nel 2016 ne sono arrivati in Italia via mare oltre 25.800, nella nostra città – Bologna – gli ingressi sono stati oltre 500. A gennaio 2017 si è registrato una quantità di sbarchi di minorenni soli superiore del 24% rispetto a quelli dello stesso mese dell’anno scorso.

Un segno di civiltà e umanità: siamo il primo paese in Europa che sceglie di pensare ai bambini non più come emergenze, ma prima di tutto e sopra ogni cosa quali bambini. Orgoglio, sì, tanto!

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