“Non è una decisione altruista, è semplicemente l’evoluzione normale delle cose”

«Abbiamo costruito il progetto insieme. Non è una decisione altruista, è semplicemente l’evoluzione normale delle cose. Vendere ad un gruppo avrebbe significato dei licenziamenti»,

Così risponde Eric Belile, alla domanda di spiegazione del suo gesto. Titolare della Générale de bureautique, azienda francese che si occupa di prodotti per l’ufficio, alla soglia del pensionamento, anziché vendere l’azienda, decide di donare l’attività a chi gli è stato accanto in tutti gli anni di lavoro: i suoi dipendenti.

Di origine algerine, quando la regione viene sconvolta dalle lotte politiche e indipendentiste, i suoi genitori decidono di intraprendere un viaggio verso l’Europa, arrivando in Francia nel 1962; Eric Belile è un rifugiato politico.
Studia e comincia a lavorare; trova impiego alla Canon, da dove poi si licenzierà per lanciarsi in un progetto personale che diventerà la Générale de bureautique.

Un progetto ben riuscito, nel 2016 l’azienda fattura 8 milioni di euro, con una crescita del 25%.  Dopo 25 anni di attività e la pensione dietro l’angolo, Eric Belile può vendere; gli offrono il doppio del valore di mercato, ma lui decide di fare questa particolare e certamente inconsueta scelta.

Rimarrà per altri sette anni in azienda per affiancare i dipendenti, formarli affinché possano gestire l’azienda autonomamente. E durante questo periodo non intascherà un euro di dividendi. I valori umani oltre il profitto....

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