La seconda generazione

La lunga marcia di avvicinamento al 27 GENNAIO, “Giornata della Memoria” coincidente con  l’anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, è cominciata domenica 22 con l’inaugurazione, presso il Museo Ebraico di via Valdonica 1/5, della mostra composta da illustrazioni tratte da “La seconda generazione”, la graphic novel di Michel Kichka.

A presenziare all’evento (a proposito, davvero bellissime le tavole, un B/N corposo, pastoso, denso nel solco della miglior francese, anche se l’artista è di origine belga l’imprinting artistico è assolutamente quello della bande dessinée d’Oltralpe, che ha uno dei suoi massimi esponenti in Jacques Tardi), il sindaco Virginio Merola e il presidente della Regione Stefano Bonaccini nonché il presidente del museo Guido Ottolenghi e il presidente della comunità ebraica Daniele DePaz.

La mostra, presentata da un interessante intervento di Claudio Vercelli della Cattolica di Milano (a cui è seguito nel pomeriggio un dibattito/confronto, “Michel Kichka, quello che non ho detto a mio padre”, tra Vittorio Giardino, Guido Vitale e Ada Treves) resterà aperta fino all’8 marzo.

Ma naturalmente, altre iniziative si succederanno in attesa del 27 quando ci sarà l’intitolazione della piazza tra via Matteotti e via Carracci dove il Memoriale della Shoah è stato realizzato giusto un anno fa.

E così, tra proiezioni di film, “Il labirinto del silenzio” di Guido Ricciarelli e “Corri ragazzo corri” di pepe Danquart (entrambi al Lumiere in collaborazione con la Cineteca), una Seduta solenne del Consiglio Comunale (giovedì 26 nella Sala del Consiglio di palazzo d’Accursio) e, per il circuito di ArtCityBologna in occasione di ArteFiera, la premiere dell’opera collettiva “Le lacrime di Dio” di Ariela Bőhm (di fede ebraica), Elvis Spadoni (cristiano) e Sukun Ensemble (di ispirazione islamica), “… un’opera che tenta un ulteriore passo avanti sulla via del dialogo interreligioso nell’arte e nel solco della riscoperta di quella misericordia che è comune alle tre religioni monoteiste …”, si arriverà al momento clou con l’inaugurazione della domus romana scoperta ormai dieci anni fa durante i lavori di ristrutturazione della sinagoga di via Finzi, in questi anni meticolosamente restaurata, che diventerà una propaggine del Museo Ebraico e verrà inserita nel percorso archeologico cittadino pur rimanendo, almeno una volta alla settimana, luogo dedicato alle funzioni religiose.

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