Il 12 dicembre 1946 negli Stati Uniti la Procter&Gamble lanciava Tide, il primo detersivo sintetico che ha cambiato il modo di fare bucato in lavatrice. In Italia le nostre case vennero invase all’inizio degli anni ’60; addio al sapone di Marsiglia, prontamente sostituito dal detersivo venduto in scatole di cartone coloratissime e chiamato letteralmente come scritto (l'inglese era un optional).
Particolare la strategia pubblicitaria condotta; famoso l’esame-finestra con l’obiettivo di convincere la signora Pescetti che “Alla finestra, alla luce naturale, anche lei avrà la prova che Tide lava così bianco che si vede la differenza”. Quel bianco maniacale ha cadenzato tutta la nostra lunga marcia verso il benessere.
Ma Tide divenne famoso fra i bambini per aver inserito nelle scatole le sorpresine, che venivano scrupolosamente cercate rovistando rigorosamente con le mani in mezzo alla polvere di detersivo. Celebre rimase negli anni a venire il detto “Ma dove l’hai trovato, nel Tide?”
Particolare la strategia pubblicitaria condotta; famoso l’esame-finestra con l’obiettivo di convincere la signora Pescetti che “Alla finestra, alla luce naturale, anche lei avrà la prova che Tide lava così bianco che si vede la differenza”. Quel bianco maniacale ha cadenzato tutta la nostra lunga marcia verso il benessere.
Ma Tide divenne famoso fra i bambini per aver inserito nelle scatole le sorpresine, che venivano scrupolosamente cercate rovistando rigorosamente con le mani in mezzo alla polvere di detersivo. Celebre rimase negli anni a venire il detto “Ma dove l’hai trovato, nel Tide?”
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