In uno dei quartieri più antichi di Bologna, di fronte al parco delle Antiche Fonti Termali di Corticella, in via delle Fonti 45/B (tel.0513546171) c’è, da qualche tempo in verità, una delle più piacevoli, ancorché inaspettate, soste culinarie possibili: il “Giro di vite”.
Io l’ho conosciuto anni fa come osteria/vineria. Di qualità, certo, e con piccole ambizioni di gastronomia alta. Un luogo piacevole per tirare tardi sorseggiando buoni vini accompagnati da piccoli piatti o ottimi rum ad assecondare il gusto del cioccolato di Modica (quando ancora non era di moda farlo).
Poi gli anni sono passati, la mano di chi sta in cucina è piacevolmente cresciuta, ed ora, non che non sia possibile tirar tardi bevendo in compagnia, è diventato un piccolo (nei numeri, non certo nella qualità) ristorante/scrigno, una piccola oasi di sorprendenti piacevolezze. Non fatevi quindi ingannare dall’impersonalità della sala dai colori chiari, troppo chiari, e soprattutto dalle luci sparate (se ci riuscite, sedetevi ad una delle due grandi botti all’ingresso: molto, moooolto più calda ed accogliente l’atmosfera), ma lasciatevi conquistare dalla qualità degli ingredienti proposti: il pescato solo di lenza della Pescheria Silvio di Ferrara, la Razza Suina Mora Romagnola dell’Az.Agricola Zavoli, le carni della Macelleria Rizzieri di Ferrara, la pasta artigianale dei Fratelli Martelli di Pisa, i tortelli impastati con farina di grano semiduro macinata a pietra del Mulino del Dottore di Savigno, il Sale Artigianale di Cervia (Salina di Cervia), la Mortadella Classica di Bologna - Antica Ricetta – (Bonfatti), il Castelmagno d'Alpeggio DOP (La Bruna), il Pecorino Fiore Sardo DOP, il Monte Veronese di Malga DOP, il Pistacchio Verde di Bronte, la Mariola (salume tipico piacentino) tutti Presidi Slow Food. Bontà, queste, che si tradurranno, a seconda della stagionalità (il menu è infatti in continua evoluzione in base ai prodotti freschi di stagione e ai prodotti tipici delle Aziende Agricole scelte), in piatti come Tortelli alla Patata Saporita con Salsa alla Zucca Violina e Semi Croccanti, Crudità di Scottona battuta al coltello alla Piemontese con Crema di Cime di Rapa Finocchio alla Piastra e Cialdina al Tabor Stravecchio, gli Spaghettini dei Martelli alle 3 Seppie, Arrostino di Maiale alla Paprika e D’Osvaldo Affumicato con Crema di Polenta e Cavolo Riccio, Fegato di Scottona alla Piastra con Cappuccio Viola in Agrodolce e Patata alla Curcuma, Tortelli alla Patata Saporita con Salsa alla Zucca Violina e Semi Croccanti, Tortellino della Tradizione in Brodo di Manzo e Cappone Ruspante.
Detto infine che la cantina, piccola di numeri (sta comunque crescendo continuamente) ma non di qualità, annovera alcune belle sorprese anche nel rapporto qualità/prezzo, comprende anche un significativo quantitativo di birre artigianali (BELTAINE di Granaglione, BIRRIFICIO DEL FORTE di Pietrasanta, VECCHIA ORSA di San Giovanni in Persiceto, NUOVO BIRRIFICIO NICESE di Nizza Monferrato, CROCE DI MALTO di Trecate, TOCCALMATTO di Fidenza), e raccomandandovi di accogliere con un sorriso la loquacità simpatica e competente anche se a volte un po’ troppo invadente di chi lavora in sala, non resta che augurare bon appétit.
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Io l’ho conosciuto anni fa come osteria/vineria. Di qualità, certo, e con piccole ambizioni di gastronomia alta. Un luogo piacevole per tirare tardi sorseggiando buoni vini accompagnati da piccoli piatti o ottimi rum ad assecondare il gusto del cioccolato di Modica (quando ancora non era di moda farlo).
Poi gli anni sono passati, la mano di chi sta in cucina è piacevolmente cresciuta, ed ora, non che non sia possibile tirar tardi bevendo in compagnia, è diventato un piccolo (nei numeri, non certo nella qualità) ristorante/scrigno, una piccola oasi di sorprendenti piacevolezze. Non fatevi quindi ingannare dall’impersonalità della sala dai colori chiari, troppo chiari, e soprattutto dalle luci sparate (se ci riuscite, sedetevi ad una delle due grandi botti all’ingresso: molto, moooolto più calda ed accogliente l’atmosfera), ma lasciatevi conquistare dalla qualità degli ingredienti proposti: il pescato solo di lenza della Pescheria Silvio di Ferrara, la Razza Suina Mora Romagnola dell’Az.Agricola Zavoli, le carni della Macelleria Rizzieri di Ferrara, la pasta artigianale dei Fratelli Martelli di Pisa, i tortelli impastati con farina di grano semiduro macinata a pietra del Mulino del Dottore di Savigno, il Sale Artigianale di Cervia (Salina di Cervia), la Mortadella Classica di Bologna - Antica Ricetta – (Bonfatti), il Castelmagno d'Alpeggio DOP (La Bruna), il Pecorino Fiore Sardo DOP, il Monte Veronese di Malga DOP, il Pistacchio Verde di Bronte, la Mariola (salume tipico piacentino) tutti Presidi Slow Food. Bontà, queste, che si tradurranno, a seconda della stagionalità (il menu è infatti in continua evoluzione in base ai prodotti freschi di stagione e ai prodotti tipici delle Aziende Agricole scelte), in piatti come Tortelli alla Patata Saporita con Salsa alla Zucca Violina e Semi Croccanti, Crudità di Scottona battuta al coltello alla Piemontese con Crema di Cime di Rapa Finocchio alla Piastra e Cialdina al Tabor Stravecchio, gli Spaghettini dei Martelli alle 3 Seppie, Arrostino di Maiale alla Paprika e D’Osvaldo Affumicato con Crema di Polenta e Cavolo Riccio, Fegato di Scottona alla Piastra con Cappuccio Viola in Agrodolce e Patata alla Curcuma, Tortelli alla Patata Saporita con Salsa alla Zucca Violina e Semi Croccanti, Tortellino della Tradizione in Brodo di Manzo e Cappone Ruspante.
Detto infine che la cantina, piccola di numeri (sta comunque crescendo continuamente) ma non di qualità, annovera alcune belle sorprese anche nel rapporto qualità/prezzo, comprende anche un significativo quantitativo di birre artigianali (BELTAINE di Granaglione, BIRRIFICIO DEL FORTE di Pietrasanta, VECCHIA ORSA di San Giovanni in Persiceto, NUOVO BIRRIFICIO NICESE di Nizza Monferrato, CROCE DI MALTO di Trecate, TOCCALMATTO di Fidenza), e raccomandandovi di accogliere con un sorriso la loquacità simpatica e competente anche se a volte un po’ troppo invadente di chi lavora in sala, non resta che augurare bon appétit.
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