Mobilità sociale: eppur si muove

All'interno del supplemento della scorsa domenica  del Corriere c'era un pezzo che avrebbe meritato la prima pagina.

La mobilità sociale è un parametro che valuta le possibilità che nella scala della ricchezza (e del potere) salgano e scendano i discendenti delle famiglie di una determinata Società.

E' un indice tenuto in grande considerazione dai sociologi, dai politici e dai commentatori: il sogno americano si regge sulla mobilità sociale.

Va da se' che la mobilità sociale presuppone una società con differenze marcate di reddito al proprio interno, tali da creare una tensione verso l'alto.

Lavora tanto, sacrificati,  combatti e - se la fortuna ti assisterà (la grazia divina per intenderci) - arriverai in vetta, anche se provieni dalla famiglia di immigrati piu' povera della terra. Per giudicare lo Stato di Salute di un Paese, una democrazia in particolare, l'indice di Mobilita' Sociale va abbinato con l'aumento generalizzato del Pil negli anni . A cosa serve infatti scalare la graduatoria se gli estremamente poveri (anche se fossero figli di ricchi) dovessero al passare delle epoche restare sempre in condizione di estrema miseria?

La mobilità sociale è un valore positivo doppio se abbinata ad un generale miglioramento delle condizioni economiche e sociali.

Alcune ricerche recenti ci dicono a che punto siamo nei paesi occidentali:

(Gatsby in USA è lo scalatore sociale per eccellenza, con buona pace di Fitzgerald)

2016-11-07-gatsby

Come si vede esiste un gruppetto di paesi (sulla dx) dove la disparità fra i vari decili della ricchezza (fatta la scala della richezza delle famiglie da 0 a 100  si divide poi in 'decili') è molto pronunciata . Questo gruppo è composto da Francia, Giappone, Australia, Italia, Regno Unito e Stati Uniti. Poi vi è un gruppetto intermedio costituito da Germania, Nuova Zelanda e Canada, per poi arrivare al gruppo di maggiore coesione economica ( 'egualitaristi') rappresentato dai soliti Scandinavi, vale a dire Svezia, Danimarca, Norvegia e Finlandia (la miscela: socialdemocrazia + protestantesimo).

Se adesso analizziamo la tavola dall'alto al basso vediamo che i paesi dove la 'continuita' di classe è più presente sono Italia, Regno Unito, Stati Uniti (alla faccia dell'American Dream ) e Francia.

Si passa quindi al secondo gruppo, Giappone, Germania, Nuova Zelanda, Svezia, Canada ed Australia , dove troviamo i paesi con un buon livello di mobilità sociale.

Tuttavia i migliori per questo parametro restano gli scandinavi: Norvegia, Danimarca e Finlandia.

Combinando i due fenomeni si può dire che nei paesi Scandinavi vi è un buon saliscendi nella scala sociale. Inoltre anche scendendo non si cade male poiché c'è una relativa 'uguaglianza' (socialdemocrazia)

Al contrario in Italia (finalmente primi!) Regno Unito e Stati Uniti esistono grandi differenze economiche fra i vari ceti, i cui componenti tendono a riprodursi, il ricambio è assai scarso. I figli dei poveri sono destinati a restare tali, idem per i ricchi. Se per disgrazia o per fortuna qualcuno cambia decile i salti risultano  inoltre molto pronunciati.

Caso a se' l'Australia che ha  grandi differenze nella distribuzione della ricchezza e buon ricambio all'interno delle classi (protestantesimo degli inizi).

Purtroppo qualcosa ci distingue dall'Inghilterra e dagli Usa, con cui siamo allineati in questa classifica ed è la crescita economica. Per noi negli ultimi 20anni è stata abbastanza deludente. Una buona crescita del Pil può infatti far digerire agli inglesi il loro perdurante classismo ed aiuta gli americani   a mantenere vivo l'american dream  (vale a dire: resto nel mio decile ma la mia situazione economica migliora)

Solo in Italia si registra la doppia stagnazione di ceto e di reddito. La percezione di mancanza di alternative è pertanto inevitabile.

Su questo argomemto è divertente uno studio di due economisti di Banca d'Italia, Barone e Nocetti , che prendendo in esame un censimento del Comune di Firenze del 1427 e confrontandolo con i dati odierni, hanno trovato i discendenti di 2 famiglie, gli Antinori ed i Mannucci , cristallizzati nelle rispettive posizioni.

I primi erano  già ai vertici della società fiorentina nel'400, ricchi e mercanti internazionali,  i secondi artigiani , con un reddito del 30% superiore alla linea mediana, esattamente come nei censimenti più recenti.

POSIZIONE IMMUTATE, DOPO  BEN 6 SECOLI !!

La strada con cui si preservano tali differenze, ed in alcuni casi, anche alcune qualità, non consiste unicamente nella pervicace difesa dei privilegi, garantita  anticamente con le armi, l'uso discriminatorio del Diritto e protezioni più o meno legittime. Uno studio di un premio Nobel per l'Economia  (Heckman), in collaborazione con neurobiologi, psichiatri e sociologi ha dimostrato che nei bambini già all'eta di 3 anni si sono sviluppate le capacità di apprendimento, a seconda degli stimoli ricevuti in famiglia e nell'ambiente di provenienza, e che tali differenze sono destinate a giocare un ruolo per il resto della vita. Negli Stati Uniti a 3 anni i figli di genitori laureati conoscono ad es 1400 parole, un figlio di operai 700 ed i figli dei disoccupati 500. Per questa via si spiega la situazione degli Stati Uniti che pure hanno una legge draconiana (per i ns standards) in materia di eredità.

Analogamente si può trarre una  parte della spiegazione dovuta per la posizione dei paesi Scandinavi in Tabella (che pure hanno leggi severe in materia di eredita') : il welfare per neonati e bambini nella prima infanzia , asili nido e scuole materne, per tutti ed uguale per tutti.

Starordinaria al riguardo, in un 'altra pagina, la casuale testimonianza di Angelo Gaia (il piu' prestigioso produttore di vini esistente), dove racconta cosa la nonna gli trasmise fin da piccolo: fare, saper fare , far fare, fare sapere!!

Mi sembra che questo motto racconti bene la continuità di certe famiglie imprenditoriali italiane. In questo caso lui non ha fatto molto di più che aggiungere alle proprietà ereditate dal bisnonno alcuni poderi in Toscana (dove produce il Sassicaia).

L'enorme aumento della ricchezza familiare in questo caso è dovuta in gran parte alla dimensione globale assunta dal Mercato del Vino nell'ultimo mezzo secolo ed alla conservazione della cultura familiare (il saper fare dei nonni ed il far sapere di Angelo, maestro del marketing di qualità a livello globale).

Più che trarre conclusioni mi pare che sulla mobilità sociale ci sia molto da riflettere se si vuole mettere in campo una politica che punti alla coesione e contemporaneamente mantenga vive le  aspettative crescenti.

I messaggi di Trump e della Brexit si inseriscono in questo stallo ed hanno buon gioco semplicemente voltandosi indietro: vi riporto agli antichi splendori, vi riporto indietro le lancette! Torneremo come eravamo! Great Again....

Si odono simili campane anche a sinistra.

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