Infarto miocardico parte III

Il dolore toracico nell’ infarto miocardico come precedentemente descritto, ha caratteristiche molto “tipiche”: “dolore gravativo” (come un peso che schiaccia il torace), opprimente che dà la sensazione al paziente “di poter esaurire la vita in pochi attimi”.

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Fattori comuni scatenanti l’attacco di cuore:pasto abbondante, sforzo, freddo, fumo di sigaretta. (F.Netter)

Si tratta di un dolore molto particolare difficilmente confondibile con altri dolori toracici aspecifici (tipo dolore puntoreo, trafittivo, per lo più localizzato, che può esacerbarsi con gli atti del respiro o con la pressione digitale).

Il dolore toracico, porta spesso il paziente a rivolgersi al proprio medico di famiglia, a volte a conoscenti,a colleghi di lavoro, parenti, mentre la priorità è quella di allertare il Sistema di Emergenza Urgenza tramite il 118.

L’’obiettivo fondamentale è arrivare il più presto possibile nelle Terapie Intensive Cardiologiche provviste di Emodinamica, al fine di essere trattati tempestivamente e con efficacia utilizzando l’angioplastica coronarica della quale abbiamo riferito nel capitolo precedente.

E’ dimostrato infatti che se il paziente viene sottoposto ad angioplastica nelle prime 2-3 ore dall’inizio del sintomo “dolore toracico” la percentuale di sopravvivenza dei pazienti aumenta considerevolmente.

In conclusione si conferma l’affermazione che “il tempo è vita”.

Al fine di abbreviare i tempi di soccorso è stata introdotta da pochi anni, la “Telecardiologia, metodica che consiste nella trasmissione dell’elettrocardiogramma dall’ambulanza del 118 direttamente al Sistema di Emergenza Urgenza dell’Ospedale di riferimento.

La telemedicina pertanto consente di ottenere la conferma dell’infarto in fase acuta e quindi il ricovero immediato nell’Unità Coronarica Ospedaliera per l’esecuzione dell’angioplastica.

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Esempio di trasmissione dell’elettrocardiogramma

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