"Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi" - Primo film del Teatro delle Albe - Ravenna Teatro, finanziato con la legge regionale.

Nella foto: Ermanna Montanari - “Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi, Foto di Maria Martinelli.


La compagnia ravennate Teatro delle Albe ha presentato nella sede della Regione Emilia-Romagna a Bologna il lavoro scritto e diretto da Marco Martinelli e interpretato da Ermanna Montanari. Il lungometraggio ha usufruito del fondo per il sostegno alle produzioni cinematografiche, uno dei primi progetti finanziati dalla Regione Emilia-Romagna in base alla nuova Legge Cinema del 2016.

[caption id="attachment_2662" align="alignleft" width="300"]2016-09-26- Ermanna Montanari e Marco Martinelli durante la conferenza stampa[/caption]

Tratto dall’omonimo spettacolo teatrale del Teatro delle Albe-Ravenna Teatro, Centro di produzione (che ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International e dell’Associazione per l'Amicizia Italia-Birmania – Giuseppe Malpeli), scritto e diretto da Marco Martinelli (quattro volte premio Ubu per la drammaturgia e la regia), interpretato da Ermanna Montanari (premio Eleonora Duse 2013, e tre Premi Ubu come miglior attrice italiana), il film Vita agli arresti di Aung San Suu Kyi” (Premio Nobel per la Pace nel 1991 Aung San Suu Kyi – attualmente Consigliere di Stato della Birmania e Ministro degli Affari Esteri –, che ha trascorso oltre vent’anni agli arresti domiciliari per essersi opposta alla dura dittatura del suo paese) non ne è la sola trasposizione cinematografica (qui il soggetto è narrato attraverso la reintepretazione di sei bambine che, narrando un pezzo di storia contemporanea ne fanno una sorta di racconto-evocazione che prende vita all’interno di un magazzino per poi condurci in una spirale di luoghi dal sapore surreale e immaginifico che vede alternarsi alla presenza delle bambine quella della stessa Aung San Suu Kyi, dei generali birmani, dei fantasmi evocati e di molti altri protagonisti della storia), ma ne ridisegna i confini, in un originale e contemporaneo immaginario visivo che caratterizza questo lungometraggio come un film d’arte che sa però arrivare al vasto pubblico parlando di giustizia e bellezza.

Un cenno particolare merita il cast e la squadra tecnica, composti entrambi da professionisti di altissima caratura anche internazionale: si va dai protagonisti Ermanna Montanari, Elio De Capitani, Roberto Magnani (Premio Ubu under 30) e Sonia Bergamasco (Premio Eleonora Duse 2014) al direttore della fotografia Pasquale Mari (collaboratore di Mario Martone, Toni Servillo, Alessandro Gassmann, Luigi Lo Cascio, Claudio Abbado e Riccardo Muti),allo scenografo Edoardo Sanchi, al compositore romagnolo Luigi Ceccarelli e al supervisore del montaggio Jacopo Quadri (qui coadiuvato da Natalie Cristiani) che ha montato oltre sessanta film presentati nei più importanti festival internazionali.

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