Il mite Fortini, il caos rifiuti a Roma ed i 5 stelle

Conosco Daniele Fortini da quando lavoravo all'ATAF di Firenze. Era stato giovane Sindaco PCI ad Orbetello,  poi Segretario di Federazione a Firenze e poi  impegnato nella locale Azienda Ambientale come Amministratore.


Ci siamo poi reincontrati a  Napoli, molti anni dopo, rispettivamente a capo delle aziende locali dei Trasporti  e dell'Igiene Ambientale.


Daniele è un uomo mite, giudizioso, onesto, sempre coretto nei rapporti con gli interlocutori e soprattutto con le Istituzioni. Quanto di più lontano dalla figura, tanto amata dai media, del "Manager di successo".


E' anche molto preparato, serio e poco incline al protagonismo individuale.


Mi sembra che sia stato chiamato  a gestire l'Azienda di Roma ad inizio 2014. Poche sere prima di salutare  Napoli, durante la cena di addio e di auguri scherzammo a lungo sulle trappole e sugli sgambetti a cui sarebbe andato incontro.


Chiunque abbia lavorato nelle Aziende dei Servizi Pubblici sa perfettamente che Roma non è paragonabile a nessuna altra realtà italiana. Ogni lavoratore, portiere o dirigente che sia, tranviere o spazzino, è legato ad un cognato al tal Ministero, ha un cugino in tribunale, un vicino in Prefettura, un fratello in Polizia o un amico che lavora in qualche Giornale...


Quando decidono di farti fuori inizia una sorda resistenza al tuo operare fino a che si arriva ad una massiccia opera di denigrazione e di denuncia della tua incompetenza e dei tuoi torbidi affari.


Il pezzo chiamato la "Calunnia è un venticello" nell'opera de "Il barbiere di Siviglia", credo sia la piu prossima rappresentazione del processo che subisce il malcapitato.


Il Consiglio Comunale in questo dramma della pubblica amministrazione funge da Coro protagonista.


Fortini arrivò a Roma  poco più di 2 anni fa, dopo il primo si dimise il Sindaco Marino (e lui fornì immediate dimissioni); riconfermato dal Commissario Prefetto, si rimise al lavoro sempre lontano dai riflettori.


Durante questo breve lasso di tempo non ha avuto grande aiuto dal Comune o dagli organi Statali. AMA era devastata da 6 anni di gestione criminale: gli ex Amministartori arrestati ed accusati i reati gravi. Sulla gestione Aziendale pesano il malaffare e mille (1000) assunzioni clientelari del periodo Alemanno (oltre ad una pletora inverosimile di Dirigenti e Consulenti)


Chi fosse digiuno di Bilanci  sappia che  1000 dipendenti inutili significano 50 milioni all'anno. In 8 anni siamo già ad oltre 400 milioni di spesa, con i quali il problema rifiuti a Roma sarebbe di più facile soluzione.


In appena 2 anni ha fatto un lavoro enorme, combattendo trappole ed inganni, ed ha ricostruito, nel limite del possibile AMA.


Perché ora il mite Fortini tira fuori le unghie e si presta ad una battaglia mediatica che non è nelle sue corde e che avrebbe volentieri evitato?


Per difendere il suo onore, la sua reputazione? No. Per quanto lo conosco so bene che gli interessa il parere dei collerghi e dei collaboratori onesti, ma rifugge del tutto dalla adulazione della cd "Pubblica Opinione".


Penso che la "Formichina" Fortini nel suo piccolo si sia incazzata per l'utilizzo strumentale e mediatico che la nuova Giunta vuole fare delle difficoltà per risolvere il problema del Ciclo dei Rifiuti a Roma. Il fango che si voleva gettare sulla nuova struttura creata in AMA, per puri fini propagandistici, con tanto di Blitz e Diretta Streaming  lo ha costretto ad uscire allo scoperto.


Non ha retto a tanto cinismo e prepotenza ed ha deciso di difendere l'Azienda ed i lavoratori onesti che ha rimesso ai posti di Responsabilità da pochissimo, dopo un lavoro di ripulitura dell'Azienda fatta in tempo record.


Questa nuova  giunta ha dimostrato di non tollerare che qualcun altro prima di lei abbia operato bene e nell'interesse pubblico. Un'opera per la quale non occorre solo onestà, intellettuale e patrimoniale, ma anche competenza e passione.


Doti che Fortini possiede. Bravo Daniele.


Renzo Brunetti

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