Dehors con vista

Qualcuno, forse, ricorderà. “… in cerca di situazioni estive per tirar tardi piacevolmente in queste calde serate di metà luglio, pedalando mi ero ritrovato in via Santo Stefano ...”. Lì mi ero fermato da “Peacock” tirando tardi in maniera assolutamente piacevole.

In realtà, però, e 2016.08.01 - tiriamo tardiprometto che sarà l’ultima volta che, quest’estate, parlerò di un locale per così dire invernale, il dehors più spettacolare che ho trovato nelle mie esplorazioni bolognesi, è quello di “Giacchero Enoteca dal 1967” di Corte Isolani.

Intendiamoci, chiedendo scusa in anticipo per i superlativi che si ripeteranno, “Giacchero” (che è un bellissimo locale, elegante, ricercato senza scadere nel ridondante, grandi vetrate ad inquadrare una sala, due sale, con tavoli sobri ed essenziali comode sedute, le pareti coperte da grandi, lineari, scaffalature in legno a contenere ed esporre oltre duemila tra champagne e distillati e grandi vini e vini anche più semplici la cui scelta, comunque, denota ugualmente grande ricerca ed attenzione alla qualità, un soffitto a cassettoni praticamente unico (non mi viene in mente nessun altro locale che presenti una simile preziosità) può già vantare un bellissimo dehors all’interno di Corte Isolani stessa.

La vera chicca, però, soprattutto per questo periodo, è il dehors  esterno, quello sotto il portico che si affaccia su Piazza Santo Stefano, davanti alle Sette Chiese (attenzione, però: anche un bar della Corte ha tavolini sotto il portico. Quelli che ci interessano, che sanno coniugare spettacolarità della location, che brutto termine, scusatemi, e qualità delle proposte sono quelli più distanti dalle sette chiese e che godono, per questo motivo, di una vista assai più completa e panoramica).

Bene, come dicevo, immaginate queste sere calde ed afose. Immaginate di sedervi davanti alla piazza, sotto il portico (l’acciottolato non trattiene la calura come avviene per il cemento o l’asfalto; con questo non voglio dire che sia fresco, ma 2016.08.01 - tiriqamotardi3che sia più fresco che in tanti altri posti, questo sì); la scelta del vino, quale che sia, sarà impossibile da sbagliare. Solleciti, attenti ed educati addetti provvederanno al servizio, bellissimi cristalli per il vino, piccole lavagne per gli assaggi di benvenuto.

Il tempo di ordinare, magari un piatto veloce, il teatro o un concerto, più facile in questa stagione, che aspetta, e poi quello di un brindisi.

Ora alzate lo sguardo, davanti a voi c’è una delle piazze più belle del mondo.

Se siete fortunati, o previdenti, sarete arrivati per quella che i francesi chiamano l’heure bleue, quando la luce tersa della giornata estiva si stempera nel calore del crepuscolo.

Sorridete. Davanti a voi ci sarà una magia. Una pura magia.

Stefano Righini

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