Condivisione e dignità

Prima di iniziare vorrei fare una breve ma fondamentale premessa: nessuno può e deve insegnare come vivere e sopratutto come fare la mamma.


Detto questo, vorrei affrontare oggi un tema delicato come i “limiti personali” nella condivisione di momenti più o meno intimi della nostra vita. Un fenomeno che ovviamente riguarda anche la maternità e coloro che, come me, provano a scriverne e scherzarne.


Recentemente, su uno dei tanti blog di mamme sparsi per il web, mi sono imbattuta in una foto che mostrava un papà fiero e sorridente con il suo neonato in braccio e una mamma girata di schiena con un’enorme pannolone addosso. La mamma, ci ha tenuto a specificare che la foto, scattata evidentemente solo poco dopo il parto, è stata postata da lei e non dal marito e che lo ha fatto perché “questa è la realtà della maternità”.


L’immagine naturalmente non ha fatto alcun scalpore a livello mediatico (il mondo purtroppo ha ben altri e più gravi problemi), ma sui social network è stata commentata, condivisa, lodata e criticata.


Parliamoci chiaro: anche io ho deciso di scrivere e condividere storie, emozioni, momenti e riflessioni relative la maternità. Storie che non possono essere solo belle, per il semplice motivo che la nostra vita e la nostra quotidianità sono molto più complesse ed articolate di qualsiasi articolo ma qui, stiamo parlando di un salto nell’ intimità più profonda, che ci lascia senza nessun segreto e senza alcuna dignità.


Ripeto, ognuno deve condividere quello che ritiene più giusto. Non sto mettendo in discussione questa libertà, ma mi permetto di osservare che io personalmente non vorrei mai e poi mai essere vista e immortalata con un pannolone addosso.


Per fortuna finora non ho mai dovuto metterlo, ma anche se dovessi, l’unica cosa che vorrei sarebbe di non essere vista da nessuno. Perché mai, santo cielo, qualcuno dovrebbe essere interessato a questo dettaglio della mia vita?


La “realtà di una mamma” è fatta di tante, tante cose: la realtà è anche quando ci si ritrova costrette a uscire senza essersi lavate come si vorrebbe. La Realtà è anche quando una mamma piange quando il suo piccolo/sua piccola si fa male. La Realtà è anche quando una mamma mangia lo stesso pranzo per tre giorni di seguito ma prepara ogni volta il pranzo al suo piccolo. La Realtà è in tante piccole e grandi situazioni, spesso imbarazzanti, che non vengono raccontate per il semplice motivo che alcune cose bisogna viverle da sole. E si, certe cose, a mio avviso vanno anche censurate.


Fidatevi, non interessa a nessuno cosa dovete vivere nella vostra intimità. E sopratutto, finora non ho incontrato nessuna futura mamma (incluso me stessa) interessata a conoscere anche i più piccoli ed imbarazzanti dettagli del parto. Certo, alcune cose si possono sussurare con la sorella, con la mamma o la migliore amica. Alcune cose, per forza o per scelta, si condivideranno con il proprio partner. Ma per carità, condividetele solo se vi sono richieste.


E credetemi sulla parola: il pannolone gigante non sarà mai un argomento richiesto.


Alla prossima, Marija


 

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