Bologna, si riparte da Destro

Il calciomercato, si sa, è una “scienza” (molto) inesatta. Ogni giorno veniamo letteralmente subissati di notizie più o meno fittizie incentrate su presunte cessioni milionarie o acquisti da capogiro. Certo, la nostra fantasia ha così modo di sbizzarrirsi e galoppare liberamente, ma il più delle volte i sognatori restano, inesorabilmente, delusi.

L’ultima voce di mercato riguardante il Bologna verte su un possibile addio di Mattia Destro.

Ma perché mai i rossoblù, dopo aver staccato un sostanzioso assegno alla Roma la scorsa estate per assicurarsi le prestazioni del bomber scuola Inter, dovrebbero privarsi del loro marcatore più prolifico della passata stagione? Analizzando i fatti con cognizione di causa ci si rende facilmente conto che dall’arrivo di Donadoni sulla panchina felsinea, Destro ha tenuto una media reti assolutamente rispettabile, risolvendo partite complicate (quasi) da solo, vedi la trasferta di Udine o i match casalinghi contro Napoli e Roma. Il suo bottino di reti risulta “decurtato” per via dell’assenza forzata nei due mesi finali del campionato, periodo in cui, tra l’altro, l’attacco rossoblù ha risentito non poco della sua indisponibilità.

Nonostante gli siano stati rimproverati momenti di estraniamento mentale dalle partite, la verità è che un attaccante italiano e con le sue caratteristiche non c’è. Destro può lavorare spalle alla porta o attaccare la profondità, possiede doti tecniche sopra la media, alle quali abbina un fisico non scultoreo ma comunque robusto, che gli permette di resistere alle spigolose marcature dei centrali avversari. Ha fiuto del gol, può giocare lontano dalla porta (l’ha fatto a Sassuolo regalando l’assist a Floccari per il 2-0 finale, ad esempio), non ha problemi a giocare unica punta o ad avere a sostegno un giocatore brevilineo. E’ a tutti gli effetti un attaccante completo, a cui sembra mancare solo quella scintilla necessaria a garantirgli una stagione da 20 gol. Privarsi di un giocatore del genere, specie dopo la partenza (quasi ufficiale) di un altro elemento cardine come Giaccherini, sarebbe, senza mezzi termini, una follia.

In definitiva, per il Bologna è imperativo trattenere Destro e metterlo in condizione di esprimere tutto il suo enorme potenziale. Mattia l’ha fatto intravedere a Siena ed a Milano, soffrendo una battuta d’arresto nella città capitolina, ma Bologna, si sa, è terra di recupero di grandi bomber, le storie di Gilardino, Di Vaio e Marazzina ne sono solo i più fulgidi esempi.

Fenucci è stato chiaro, Destro rimarrà e sarà il fulcro dell’attacco rossoblù. Ora dipende tutto da lui.

 

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