Bologna, la linea e’ quella giusta

Krejci e Nagy, uno dopo l’altro, due fiammate sul piattume generale del mercato italiano, stagnante come non mai in queste battute iniziali di sessione estiva.


Due acquisti emblematici riguardo al proseguimento della linea adottata dal Bologna fin dall’anno scorso: giovani, bravi e pronti per l’affermazione in un campionato di caratura superiore rispetto alle competizioni affrontate precedentemente dai suddetti giovanotti. Il progetto è chiaro, ma la questione è un’altra: per la prima volta dopo anni c’è la volontà di seguire una determinata programmazione, una determinata linea di mercato che non viene stravolta ogni sei mesi.


Servivano un esterno ed un centrocampista duttile, specie dopo la partenza di Giaccherini verso Napoli. I rossoblù non hanno avuto esitazioni: bruciata la concorrenza delle (numerose) pretendenti a Latislav Krejci e sprint notturno volto a superare Marsiglia e Leicester per assicurarsi le prestazioni di Adam Nagy, ancora più appetito, tra l’altro, dopo l’ottimo Europeo disputato dalla sua Ungheria. Sarà un caso, ma appena Saputo decide di muoversi e dare il proprio assenso all’esborso economico necessario, tempo due giorni e si chiude.


In precedenza il Bologna aveva concluso le trattative relative a Di Francesco e Verdi, due giovani esterni italiani che andranno ad infoltire un reparto cruciale nel 4-3-3 classico di Donadoni, ma funzionali anche al nuovo 4-2-3-1 che il tecnico sta provando in questi giorni nel ritiro di Castelrotto. Anche qui, non sono spuntati nomi antitetici rispetto al progetto rossoblù, ma si è preferito puntare sempre sulla tipologia di giocatori descritta in precedenza.


Si chiama coerenza e di solito, se portata avanti con raziocinio, nel calcio paga.


E’ un bologna che piace quello che sta nascendo in questo mercato estivo, un Bologna giovane e quindi,(si suppone e si spera), sbarazzino, senza timori reverenziali, un Bologna che ha una cifra tecnica superiore a quella delle dirette pretendenti alla salvezza. Un Bologna che guarda al futuro con fiducia, conscio che il progetto è valido e le linee guida sono quelle giuste.


E se poi arrivasse Saponara…

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