Assessori, Traffico e Periferie

Era l'anno 1968 e la citta' di Bologna era in pieno caos , 150 000 migranti erano entrati in città negli ultimi 15 anni, portando la popolazione da 340 000 abitanti a quasi mezzo milione. Il dialetto stava scomparendo , il problema della casa e degli affitti era diventato mostruosamente irrisolvibile , una giunta Comunale ,fatta di giovani promesse ,stava con difficolta' confrontandosi con una popolazione per buona parte non disposta a farsi infinocchiare. Era stata appena finita la tangenziale , ma era stata costruita la', in mezzo alle nebbie, ed era inservibile. Le strade bisognava costruirle dove c'erano le macchine e cioe' in centro, anche a costo di allargare qualche strettoia.


Chi scrive era appena arrivato a Bologna ed alla sua prima esperienza ,da spettatore, ad una riunione di una sezione del PCI ,zona Libia, udi' questa discussione e la trovo' ragionevole.


Per non parlare poi dell'aereoporto e della Fiera, spese enormi ed inutili. Erano troppo lontani dalla citta' per generare una qualche ricaduta positiva, molto meglio sarebbe stato fare delle case per i lavoratori. Il povero funzionario della federazione (la mitica federazione piu' potente dell'occidente capitalistico) se la cavò dicendo che i romani costruivano strade che dovevano durare millenni. La narrazione di tipo imperiale tuttavia non convinse molti.


Nel chiacchericcio post riunione capii che questi dirigenti si comportavano come una casta e che non ascoltavano piu' la 'base' (i bei tempi di Dozza erano svaniti per lasciare spazio ad una elite di intellettuali che poco avevano in comune con i lavoratori).


Di li' a poco la rivolta studentesca e giovanile complichera' il quadro politico. Nel frattempo la giunta ,sempre piu' elitaria varo' un piano teso a Pedonalizzare Piazza Grande e Via D'Azeglio. Sembrava che si ispirassero ad alcuni esperimenti in voga nelle citta' nordiche. Puro delirio . I commercianti , le opposizioni,ed un feroce Resto del Carlino partirono all'attacco sicuri della facile vittoria. Altro che Dossetti ed i digiuni. "Questo, tuonarono sicuri, sara' il terreno dove gli odiati comunisti cadranno". "Ormai non hanno più il contatto con la gente. Del resto in Giunta sono quasi tutti laureati". "Tutti si renderanno conto che i taxisti non potendo piu' caricare direttamente i passeggeri in Piazza Maggiore finiranno col fare la fame". Ed i vigili urbani , a quel tempo educatissimi , abituati a multare le biciclette alla minima infrazione , mentre erano giustamente cortesi e sull'attenti se uno si presentava con una auto signorile, come avrebbero fatto a capire questo sovvertimento di valori ? "Valori mica da poco visto che anche gli operai adesso incominciavano a comprare la 'macchina'".


Il bersaglio (ed agnello sacrificale) era un giovane Assessore al Traffico,tale arch. Cervellati, chiaramente un intellettuale astruso dalla realta'. Un paio di anni dopo verra' spostato(promoveatur ut) all'urbanistica dove continuera' , fra l'altro, a fare danni applicando una rigida regolamentazione delle ristrutturazioni edilizie in Centro Storico ,contro il parere dei proprietari, interessati e non . Evidentemente la professione di assessore al traffico genera conseguenze neurologiche durature .Il soggetto continuera' ,anche da libero cittadino, (anni '90) ad invocare misure restrittive del traffico privato .


Molti altri assessori al traffico passeranno poi sotto i ponti, ma cadranno inesorabilmente preda di questa sindrome elitista che li portera' ad immaginare una citta' ordinata secondo le esigenze antistoriche dei pedoni, degli anziani, delle biciclette.


Cercheranno di privilegiare i trasporti pubblici . Imporranno ai poveri cittadini bolognesi, progressivamente ,decine di Km di corsie riservate ai bus, pedonalizzazioni di Piazze e strade , il divieto di accesso al Centro Storico, Sirio, Rita, le piste Ciclabili, striscie Blu ovunque ( come se la gente non pagasse gia' il bollo ) ecc.


Il virus da assessore al traffico bolognese causera' analoghi provvedimenti anche nelle altre e piu' democratiche Citta' italiane.


Fortunatamente i cittadini, amministrati ed amministratori, si libereranno progressivamente delle liturgie del Partitone che imponevano l'onore delle armi al reietto assessore al traffico ed inizieranno a scaricarlo direttamente senza piu' il dovuto promoveatur.


Le conseguenze di tale Virus saranno cosi' chiare e durature in citta' che tutti si ricordano il nome degli assessori che ne sono stati colpiti. Indenni al nefasto protagonismo, a mio parere, sono stati gli assessori delle giunte Vitali(95-99) e Guazzaloca, infatti nessuno si ricorda il loro nome.


Siamo ora al maggio 2016 ed ad un banchetto elettorale del PD cerco di tranquillizzare il giovane assessore al Traffico. Stai sereno ,gli dico , dopo 50 anni e tante Citta' che in italia hanno copiato Bologna ( in alcuni casi anche superandola nelle politiche di contenimento del traffico privato) vedrai che l'antico rancore ideologico contro l'assessore al traffico non funzionerà. Al massimo , gli dico, prenderai troppe preferenze e, se questo succederà, ti faranno fuori.


Mi guarda un po' dubbioso, incredulo. Si vede che pensa che io voglia fare il fine dicitore e mi saluta con un'aria di comprensione per la mia eta' avanzata.


Le elezioni si riveleranno tutt'altro che amichevoli per la sinistra e per l'amministrazione Comunale. Le periferie si rivoltano contro le elites, ree di non ascoltare il grido di dolore ecc. Il fenomeno è locale, nazionale e mondiale.


Vediamo:




  • Successo di Trump, sono i bianchi incazzati, la famosa classe media , stretta tra globalizzazione ed immigrazione .Le elites intellettuali ( repubblicane e democratiche) prone al politically correct non hanno capito cosa frulla in testa(ed anche in pancia) al popolo, inteso come periferia della società.

  • La Brexit, sono stati i 50 /60 enni anglosassoni , bianchi e nativi ,abitanti delle periferie industriali del nord , stufi di essere governati da LORO, le odiate elites. Nessuno si occupa di loro e loro smettono di votarli . "Tanto peggio di cosi' non puo' andare " ( dicono i rivoltosi)

  • Elezioni presidenziali in Austria. La pacifica e civile Austria ha dato il 49% ad un aspirante razzista. Risposta: "sono state le periferie, nessuno le ascolta". Peccato che le periferie austriache siano piene di giardini curati, fresie e rododendri.

  • Il sindaco Fassino: un disastro,"non si faceva vedere nelle periferie, decideva da solo ecc" .


Per questo hanno votato per gli altri (quando gli altri andranno nelle periferie cosa diranno ?).


Politici, filosofi, giornalisti, professionisti di talk show , tutti si buttano a capofitto su questa inaspettata miniera d'oro: LE PERIFERIE . LE PERIFERIE!!.


E' un delirio . Per 15 giorni non si parla d'altro . TV , giornali, universita' , convegni , seminari ecc


Fortunatamente a Bologna non siamo cosi' fessi da farci fregare dal circo mediatico globale e globalizzante . Noi abbiamo trovate subito la causa(e la risposta) di questa ondata di populismo e di qualunquismo : e' stato l'assessore al traffico.


Si tratta del classico uovo di Colombo!


La prova piu' schiacciante sta nei numeri: è intervenuto in centro storico (principalmente) e li' abbiamo guadagnato il 2% , e' intervenuto meno in periferia e li' le abbiamo buscate. Il ragionamento e' un po' sottile ma non fa una grinza (non siamo piu' al tempo del partitone, dove ci facevano credere di tutto). Inoltre ha messo troppi semafori , decide di testa sua ecc. ecc.


Massima tra le accuse che si sono sentite quella di intelligenza con il nemico: i ciclisti avrebbero votato per lui.


Personalmente era da molto tempo che non sentivo un fremito cosi' forte , evidentemente un barlume di stalinismo mi e' rimasto inoculato e l'accusa di intelligenza con il nemico per noi ex comunisti è come un ricostituente.


Avevo sempre sospettato che promuovendo politiche (molto timide in verita') favorevoli alle bici ed ai pedoni si finisse per ingraziarseli, ma che ci votassero anche…


Fortunatamente il giovane Assessore è stato smascherato e le prove dei suoi loschi traffici verranno presto rese pubbliche.


Bologna manterra' una volta di piu' la sua alta vocazione agli studi politici ed amministrativi.


Università, il Mulino, Alma mater, Centro DE Gasperi, Istituto Gramsci vivranno una nuova stagione di onori spiegando al mondo che il Populismo non nasce dalle rivolte delle Periferie ma da un virus bolognese molto attivo .


Il Sindaco, non so quanto precauzionalmente, si e' tenuto la delega . Gli consigliamo di non fare nulla se vuole riguadagnare la fiducia nelle periferie.


La conseguenza positiva di questo passaggio elettorale e' costituito dalla chiara condanna della pratica della ricerca del consenso : non dovremo piu' vedere Sindaci ed Assessori costretti ad andare allo Stadio per vedere partite insulse e che avrebbero volentieri evitate (quanti voti periferici in quelle curve).


Oppure costretti a prendere provvedimenti contrastanti un giorno contro l'altro per dare retta a questa o quella combricola di Commercianti.


Finalmente liberi da tali pratiche. O no.


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Renzo Brunetti

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