LUCI MIE TRADITRICI di Salvatore Sciarrino

Da stasera 14 giugno, e solo fino a venerdì 17, sarà possibile assistere al Teatro Comunale di Bologna alle rappresentazioni di “Luci mie traditrici”,  l’opera forse capolavoro di Salvatore Sciarrino, una nuova produzione del TCBO insieme alla Staatsoper Unter den Linden di Berlino.

Certo, il melomane appassionato e ancora troppo legato all’armonia, troverà ostico il percorso perseguito dall’autore (la partitura prevede, a fronte di una formazione orchestrale minimalista, un sapiente inseguirsi di note e fraseggi che, al di là dell’immediata apparenza di slegatura e forzatura, mantengono però una coesione ed una forza notevoli).

Notevole, nel doversi intonare alla concertazione del direttore Marco Angius, anche il lavoro, che non deve essere stato facile, del regista  Jürgen Flimm coadiuvato dalle scene di Annette Murschetz, dai costumi di Birgit Wentsch, dalle luci di Irene Selka, dalla coreografia di Carola Tautz e dalla drammaturgia di Detlef Giese.

Il risultato, però, di grande suggestione formale ed interpretativa con questi personaggi che si muovono millimetricamente in assonanza assoluta alla rarefazione dell’armonia musicale, quasi un susseguirsi di scatti che solo alla fine sembrano trovare e raggiungere una propria sequenza logica e compiuta, a formare un mirabile supporto all’indicazione musicale, funziona egregiamente grazie anche al buon cast che vede esibirsi nei ruoli principali Katharina Kammerloher, Lena Haselmann, Christian Oldenburg e Otto Katzameier

In sostanza, un bello spettacolo, si potrebbe dire da non perdere, non fosse penalizzato dal calendario e dalle poche repliche previste.

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