Il Mercato delle Erbe di Bologna

Ha riaperto da una settimana lo spazio più trendy (in questo caso non solo modaiolo o dedicato al turismo mordi&fuggi) e di qualità per quelle che saranno le serate di quest’estate bolognese.

Sto parlando del Mercato delle Erbe e dell’ormai classica festa di strada che da alcuni anni allieta, fino a fine luglio, le serate dei gaudenti.

Certo, come in tutte le situazioni in cui bisogne far convivere diverse (e a volte opposte) esigenze, tensioni e incomprensioni (tra chi vuol godere, complice la temperatura che si farà via via più calda, del fresco della sera sorseggiando e mangiando cose buone magari facendo le ore piccole se non proprio piccolissime e chi, giustamente, vorrebbe poter dormire e/o riposare a partire da una certa ora, nemmeno troppo tarda) sono e saranno inevitabili. Ma tutto questo, le frizioni, speriamo rimanga sulla carta. Si è infatti fatto di tutto per cercare di venire incontro alle diverse esigenze e sensibilità.

Rispetto allo scorso anno, infatti, quando la strada era completamente bloccata da un groviglio unico di carne umana, ci si potrà avventurare nella piazzetta senza poter sostare in piedi con o senza bicchierino ma solo se si ha un posto a tavola (e bisogna dire che, ne sono stati aggiunti tanti, quasi raddoppiati, avendo occupato anche un pezzo della adiacente via San Gervasio). Queste novità (non è un’ordinanza comunale, ma rappresenta bensì una mediazione dell'assessorato allo Sviluppo Economico tra l'associazione dei commercianti e i residenti) non sono dovute solo a considerazioni di ordine commerciale, ma anche di sicurezza: ad esempio, le scale del mercato resteranno sgombre, non sarà cioè più possibile bivaccare, così come sotto il portico. Inoltre, alle 23.30 saranno tolti i tavoli extra, a mezzanotte si chiuderanno i dehors, all’una i locali dentro al mercato vero e proprio e alle due gli altri. Il controllo sarà a carico dei commercianti, che invitano a prenotare, come si fa per la festa del jazz in via Mascarella o come si faceva per le serate, sempre di jazz, organizzate da Gilberto Baroni in via San Carlo.

Stefano Righini

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