Alla ricerca del passaporto belga

Sono passati ormai già 5 giorni dal referendum britannico che ha sancito la volontà di uscire del Regno Unito dall’UE. E a Bruxelles non si parla d’altro ovviamente, ma non solo all’interno dei palazzi dell’Europa attorno alle piazze Schuman e Luxembourg (sedi rispettivamente del Consiglio e della Commissione l’una e del Parlamento l’altra). No, a Bruxelles, sui giornali locali tanto quanto su quelli nazionali, tutti si stanno chiedendo: che fine faranno le migliaia di britannici che abitano da anni, se non decenni, nella capitale belga ora che il loro Paese si incamminerà verso l’uscita dall’Unione?


Così mentre i capi di Stato, Junker, Tusk e tutti gli altri si arrovellano per trovare un modo per sopravvivere al momento storico più drammatico d’Europa dal 1989, i britannici che abitano in Belgio non perdono tempo e cercano di assicurarsi un futuro , perlomeno per loro stessi, nella UE.


Sono circa 2000 i dipendenti delle istituzioni europee con il passaporto britannico, circa 1200 in Commissione e altri 800 nelle restanti istituzioni. Già da qualche mese si interrogano preoccupati cosa dovranno fare in caso di Brexit. Molti legali sostengono che la cittadinanza europea sia un requisito solo per poter accedere alla professione e non necessaria quindi per la permanenza all’interno dell’organico europeo; altri invece ritengono che non essendo più cittadini di un Paese membro, debbano automaticamente lasciare il loro posto da funzionario. Certo è che, nel dubbio, moltissimi di questi “eurocrati” così come tanti altri britannici che abitano in Belgio per ragioni professionali e non (si parla di circa 30mila persone), stanno formalmente avviando le procedure per richiedere la cittadinanza belga. Come dire, non si sa mai. Così già venerdì pomeriggio, a nemmeno 24 ore di distanza dalla chiusura dei seggi in Gran Bretagna, nel comune di Ixelles/Elsene (uno dei 19  quartieri che compongono la “grande” Bruxelles) sono arrivate più di 30 richieste di naturalizzazione da parte di cittadini britannici che sono circa il 2% di questa zona della capitale. Altrettanto è accaduto a Uccle/Ukkel dove sono state 15 le richieste in un solo giorno. L’anno scorso fu una sola, in tutto l’anno. E anche fuori Bruxelles, precisamente a Waterloo, dove 200 anni fa gli inglesi sconfissero Napoleone e le sue truppe, una quindicina di cittadini di Sua Maestà si sono recati venerdì presso gli uffici del comune per informarsi su come diventare cittadini di Sua Maestà. Filippo del Belgio.


 

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