Origini del primo maggio

Vi sono degli avvenimenti dei quali molti hanno perso la memoria, ricordarli puo’ servire per comprendere meglio il presente e puo’ sollecitare qualche riflessione

Jaques Monod nel suo libro “il caso e la necessità” sosteneva sosteneva che le mutazioni del genoma umano avvengono per caso e che la selezione naturale (la necessità) favorisce l’affermarsi delle mutazioni piu’ efficaci rispetto all’ambiente circostante. Questo blog un po’ per caso e un po’ per scelta nasce il primo maggio, un modo per accompagnare la necessita’ di questo luogo puo’ essere proprio quello di ricordare cosa 130 anni fa diede origine alla festa del primo maggio.

Nel 1886 i sindacati americani promossero per il primo maggio scioperi e manifestazioni in tutti gli Stati Uniti per portare l’orario di lavoro dalle 10-12 usuali alle otto ore giornaliere. Lo sciopero coinvolse 12.000 aziende e circa 400.000 lavoratori.

A Chigago, che era una delle piu’ importanti realta’ industriali americane, lo sciopero ebbe un grande successo ed alla manifestazione parteciparono circa 50.000 persone. La Mc Cormick che produceva macchine agricole, come ritorsione allo sciopero licenzio’ gli scioperanti. Il 3 maggio per protestare contro i licenziamenti davanti ai cancelli della Mc Cormick fu indetta una manifestazione durante la quale la polizia carico’ i manifestanti e comincio’ a sparare. Il risultato furono 4 morti e centinaia di feriti. Per protesta gli anarchici promossero una manifestazione per il giorno dopo in piazza Haymarket. Il 4 maggio la manifestazione si svolse pacificamente ma verso il termine dell’iniziativa la polizia ordino’ alla folla di disperdersi ed i reparti schierati cominciarono a marciare verso il carro dal quale parlavano gli oratori. Nel parapiglia che segui’ una bomba fu lanciata verso i poliziotti ed un agente rimase ucciso. A quel punto i poliziotti aprirono il fuoco all’impazzata uccidendo 11 persone 7 dei quali erano poliziotti uccisi dal fuoco amico. Nei giorni successivi otto persone collegate alla manifestazione furono arrestate e incriminate per la morte del poliziotto, erano:

George Engel, Louis Lingg, Michael Schwab, Samuel Fielden, Oscar Neebe, August Spies e Adolph Fischer. Benché durante il processo non fosse stata portata alcuna prova del collegamento fra gli imputati e chi aveva lanciato la bomba, la sentenza fu di sette condanne a morte ed una condanna a 15 anni per Neebe. L’11 novembre del 1887 Engel, Spies, Parson e Fischer furono impiccati mentre la versione ufficiale riporto’ il suicidio di Lingg con un sigaro imbottito di dinamite introdotto clandestinamente in carcere. Fielden e Schwab ebbero la condanna commutata nell’ergastolo. A seguito di questi avvenimenti il 14 luglio del 1889 la seconda Internazionale riunita a Parigi scelse il primo maggio come giorno di lotta e di festa per i diritti dei lavoratori. Nel 1893 il Governatore dell’Illinois riconobbe l’infondatezza delle accuse e firmo’ i provvedimenti di grazia per Fielden, Neebe e Schwab.

Oggi a 130 anni di distanza, mentre il lavoro manca e quasi paradossalmente sembra perdere di ruolo sociale e importanza, ma questo come ci ricordava Marco Panara è una malattia non un ponto di arrivo. Anche per questo il sacrificio dei martiri di Chicago è ancora di un’attualita’ straordinaria: ci parla di diritti, di democrazia di etica e di eguaglianza.

 

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